“Tendinopatia” è il termine medico, alquanto generico, che identifica qualsiasi sofferenza o infortunio a carico di uno o più tendini.
All’origine di una tendinopatia c’è un trauma o un sovraccarico funzionale del tendine sofferente; le tendinopatie, tuttavia, possono essere anche la conseguenza di malattie sistemiche, che alterano la normale microarchitettura tendinea. In linea generale, quando dipendono da un trauma o dal sovraccarico funzionale, le tendinopatie riguardano un tendine soltanto; quando invece sono connesse a una malattia sistemica, tendono a interessare più tendini sparsi nel corpo.
Tra i segni e sintomi più frequenti troviamo: dolore, gonfiore, indolenzimento, rigidità e calore localizzati nella sede del tendine coinvolto nel processo infiammatorio.
La diagnosi si basa principalmente sull’esame obiettivo e sulla raccolta anamnestica da parte del medico.
Potrebbero essere necessari esami diagnostici come l’ecografia muscolo-scheletrica e/o la risonanza magnetica per confermare il quesito diagnostico di tendinopatia e in alcuni casi per valutare eventuali complicanze che possono insorgere soprattutto in caso di tendinopatie non trattate (calcificazioni, deformazioni ossee, lesioni totali).
Il trattamento prevede un periodo di riposo o riduzione delle attività sportive e/o lavorative; farmaci antinfiammatori; fisioterapia manuale tra cui:
e terapia strumentale:
Il trattamento chirurgico è indicato nei casi di rottura del tendine o di insuccesso delle terapie e di un opportuno ciclo di terapia infiltrativa locale, con persistenza della sintomatologia per lungo periodo.