Con il termine distorsione si intende un evento traumatico che determina un movimento che porta l’articolazione stessa oltre il proprio range di movimento, con movimenti di torsione e/o rotazione.
In seguito ad un evento di questo tipo, si possono subire lesioni che per la maggior parte coinvolgono i legamenti e la capsula, ma può anche capitare che si verifichino fratture e/o rotture di tendini.
In seguito alla distorsione della caviglia, generalmente si ha un gonfiore, più o meno marcato, nella zona perimalleolare. Si avverte un dolore pulsante, talvolta accompagnato da spasmi muscolari. Nelle lesioni lievi, la deambulazione è possibile sebbene risulti dolorosa, mentre in quelle gravi non è proprio possibile poggiare il piede.
I sintomi principali quindi sono:
Nella primissima fase, e se sussiste il sospetto, il primo esame diagnostico che va eseguito è una radiografia di caviglia e piede, per escludere che la distorsione abbia provocato anche una frattura di osso. Può essere molto utile fare una ecografia muscolo-scheletrica che permette una valutazione dei tendini e dei legamenti.
Laddove il recupero risulti particolarmente difficoltoso e lungo, si può ricorrere anche ad una risonanza magnetica.
Nella fase acuta è importante adottare il protocollo PRICE (Protezione, riposo, ghiaccio, compressione, elevazione).
Nella fase sub-acuta e di recupero funzionale si possono eseguire diverse terapie, che verranno stabilite durante la visita fisiatrica, tra cui: